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“La grande partecipazione di cittadini ed amministratori locali alla manifestazione di oggi è più che eloquente: in Veneto c’è un crescente e non più tollerabile disagio, legato ad un sistema sanitario pubblico che presenta vere e proprie voragini in termini di servizi. Di fronte alla pressante e giustificata richiesta di riorganizzazione e rafforzamento delle strutture, la Giunta regionale ha un dovere di ascolto e di urgente intervento”.

A dirlo i consiglieri regionali di opposizione Giacomo Possamai, Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis (PD), Erika Baldin (M5S), Elena Ostanel (Veneto che Vogliamo) e Cristina Guarda (Europa Verde), Arturo Lorenzoni (Gruppo Misto), che oggi hanno preso parte alla manifestazione tenutasi a Padova, indetta da CoVeSaP, coordinamento tra comitati spontanei a difesa dei diritti di salute e cura in Veneto.

“Porteremo sul tavolo dell’assessore Lanzarin le istanze che sono state espresse oggi in maniera civile. A partire dalla mancanza di medici di base che, secondo l’Ordine, nel 2025 priverà di questa figura essenziale ben un veneto su quattro. Servono, a 360 gradi, maggiori investimenti e misure in grado di rendere attrattivo il sistema pubblico per una varietà di figure professionali che sono irrinunciabili. Questo – concludono – per evitare un definitivo scivolamento verso il privato, con gravi conseguenze per la tutela del diritto universale alla salute da cui deriva la piena uguaglianza tra i cittadini”.