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“Sul monopolio conquistato in maniera galoppante da Serenissima Ristorazione, per anni abbiamo chiesto alla Giunta regionale la massima chiarezza. Ma solo ora, con la chiusura dell’indagine condotta dalla Procura di Padova, si è imboccata la strada che speriamo porterà a fare piena luce su quanto accaduto. Resta politicamente grave che attorno a questo caso Zaia e i suoi abbiano completamente ignorato i nostri allarmi, documentati nero su bianco, e siano andati avanti per la loro strada”.

La presa di posizione è delle consigliere regionali del PD Veneto e componenti della Commissione Sanità, Francesca Zottis e Anna Maria Bigon. Questo, in merito alle contestazioni di turbativa d’asta, falso ideologico e truffa ai danni dell’Inps avanzate dalla Procura padovana nei confronti di cinque amministratori.

“Fin dall’inizio del caso abbiamo denunciato con interrogazioni puntuali il fatto che già, e da molto tempo prima, Serenissima Ristorazione godeva di una posizione dominante: nel 2010 la quota di pasti forniti agli ospedali era pari al 61%. E riguardo il bando contestato avevamo puntato l’indice sull’anomalia della clausola che vietava l’utilizzo delle cucine degli ospedali per preparare i pasti, diversamente da quanto avveniva in gare analoghe. Tutto questo mentre proprio Serenissima era l’unica impresa in Veneto ad avere un proprio centro di cottura”.

“L’errore imperdonabile di questa Giunta – evidenziano in conclusione le esponenti dem – è stato quello di aver liquidato le nostre come posizioni strumentali. Quando invece era doveroso esigere rigore, a tutela della regolarità delle procedure, dei lavoratori e dell’utenza. Lo stesso rigore e chiarezza che ora continuiamo a chiedere alla Giunta. L’assessore Lanzarin venga in Commissione a riferire, ricostruendo il ruolo di Azienda Zero in questo guazzabuglio e soprattutto quali azioni si intendano promuovere”.