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“A fronte della grave carenza di personale di cui soffrono i servizi per la salute mentale, la Giunta regionale, attraverso le risorse del PNRR, aveva dato seguito lo scorso anno alla possibilità di assumere psicologi ed educatori. Figure necessarie ai Centri di Salute Mentale e ai Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura del nostro territorio. Il tutto con contratti a tempo determinato che scadranno però il prossimo 31 dicembre e che, chiudendosi a breve, rischiano di far ripiombare servizi già in crisi, in una situazione di estrema difficoltà”.

A fare il punto, con una interrogazione rivolta all’assessore alla sanità Manuela Lanzarin, sono le consigliere regionali del PD Veneto, Chiara Luisetto, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.

Secondo le esponenti dem “il ricorso ai contratti a tempo determinato contrasta con la necessità di una continuità operativa del personale, nel quadro di processi di cura delicati che richiedono stabilità. La stessa delibera 371 del 2022, con la quale si prevedeva l’assunzione di queste figure professionali, raccomanda di intraprendere ogni possibile azione per garantire una stabilizzazione del personale. Vogliamo dunque chiarezza: è prevista una proroga dei contratti in scadenza al 31 dicembre? E se sì, fino a quando?”.

Una prima richiesta, quella di Luisetto, Bigon e Zottis, cui segue “la questione cruciale: c’è l’intenzione di stabilizzare questo personale così necessario? Le risposte sono indispensabili sia per tutti quei professionisti che lavorano nei servizi e non hanno chiarezza del proprio futuro. Sia, ed in particolar modo, per tutti i pazienti e utenti fragili, nei confronti dei quali c’è un dovere di responsabilità purtroppo spesso mancante da parte della politica veneta, che sceglie di investire altrove invece di guardare e rispondere a questi bisogni”.