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“Lo slittamento della realizzazione dell’obiettivo intermedio dei 7.500 posti letto, entro il 31 dicembre 2022 e il suo accorpamento a quello definitivo (in tutto 60 mila posti letto) da raggiungere entro l’estate del 2026, segna un fallimento di questo Governo ed un danno per il mondo universitario”.

Il commento, alla luce delle trattative riguardanti la terza rata del Pnrr, è della capogruppo del PD Veneto, Vanessa Camani.

“L’accordo proposto alla Commissione europea evidenzia tutti i ritardi del Governo. E a pagarne le spese sono gli studenti, già abbondantemente penalizzati sul fronte dei sostegni, basti pensare alle borse di studio. Il fatto stesso che Bruxelles chieda che i posti letto affidati a privati siano assegnati all’interno di edifici nuovi e non riconvertiti, offre la dimensione di un esecutivo fuori linea rispetto a quanto l’Europa indica come strada maestra da percorrere”.

“Di fronte a questo ennesimo fallimento del Governo chiediamo alla Regione del Veneto – conclude Camani – di intervenire con urgenza per affrontare sul territorio la carenza di alloggi studenteschi”.