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“Altro che estorcere soldi ai visitatori con il contributo d’accesso: la città va gestita diversamente, attraverso una strategia complessiva nella quale la Regione deve avere un ruolo da protagonista”.

Questa in sintesi la posizione espressa dai consiglieri regionali del Pd Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, in occasione della discussione d’aula sul tema del contributo d’accesso a Venezia.

“La Regione ha in carico la competenza sul turismo e ha un preciso ruolo pianificatore. E il presidente Zaia, così come l’assessore Caner non possono permettersi il lusso di rimanere silenti e passivi solo per evitare contrasti all’interno della loro maggioranza. È inaccettabile in questo senso che l’intera partita della gestione dei flussi nella città storica venga delegata all’applicazione di una tassa che mercifica ulteriormente Venezia lasciando tutti i problemi sul tavolo. Serve un approccio completamente nuovo e diverso, serve una politica complessiva per la città”.

“Il concetto-chiave che sfugge a chi governa il Veneto e Venezia – proseguono gli esponenti dem – è quello del garantire servizi ad ampio raggio, dai trasporti pubblici a quelli sanitari, passando per scuole, asili, base irrinunciabile per realizzare una politica residenziale in grado di arginare l’emorragia di abitanti e invertire una tendenza che ha trasformato questa città in una realtà ad esclusivo uso e consumo turistico, privata di una propria anima ed identità”.