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“La posizione assunta dalla Procura di Padova, che ha sollecitato il tribunale a sollevare il caso di fronte alla Corte costituzionale, rappresenta un passaggio di fondamentale importanza, che riapre uno spiraglio di speranza su questa vicenda dai contorni sconcertanti”.

Il commento, in merito alla svolta riguardante il procedimento giudiziario (oggi la prima udienza) sulla legittimità della trascrizione di 37 bambini, figli di due madri, nei registri dell’anagrafe del Comune, è della capogruppo del PD Veneto, Vanessa Camani.

“A fronte dell’accanimento intollerabile contro le famiglie omogenitoriali da parte del Governo, infatti, la Procura risponde chiedendo alla Corte Costituzionale di esprimersi. Siamo vicini alle mamme che sono chiamate a difendere il loro diritto ad essere genitori di fronte al grave vuoto normativo. Non esiste, infatti, ad oggi in Italia una legge sul riconoscimento del legame di parentela tra figli e genitore non biologico”.

“Ora – conclude Camani – vedremo cosa deciderà di fare il tribunale in attesa del pronunciamento della Consulta. Di certo questa svolta è positiva e conduce sulla strada che porta a sanare il vuoto normativo in materia, cosa che spetta al parlamento”.