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“Il flop del liceo del made in italy è evidente ed è sotto gli occhi di tutti. Eppure la maggioranza si ostina a ritenerlo un grande risultato”.

Questo il commento della consigliera regionale del Pd Veneto, Chiara Luisetto, alla luce della bocciatura di una mozione che la vedeva prima firmataria, sottoscritta dai colleghi Jonatan Montanariello, Vanessa Camani, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon e Andrea Zanoni.

“Avevamo chiesto un cambio di approccio, un nuovo ascolto alla scuola da parte della Regione, con un messaggio di correzione di rotta da far arrivare al governo. Questo nella convinzione che il Liceo Economico e Sociale vada salvaguardato e che il percorso del Made in italy abbia senso solo se condiviso con docenti e scuole e incardinato in un percorso tecnico professionale più coerente.”

Secondo Luisetto “è necessario definire con chiarezza il regolamento, le discipline del triennio e  profili post-diploma del percorso che è risultato poco attrattivo anche perché poco chiaro. Soprattutto è essenziale incardinarlo in ambito tecnico o professionale, non certamente liceale. La maggioranza in Consiglio regionale si è trincerata dietro la scusa dei tempi per adeguarsi alla nuova offerta formativa. Ma i tempi sono stati scelti dal ministero, in una proposta in cui non si mette un euro e calata dall’alto senza dialogo. La scuola va rispettata, con proposte serie e non slogan vuoti che peraltro non hanno convinto nessuno”.