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“Il diritto al trasporto dei pazienti dializzati è stabilito dai LEA ed è parte integrante della terapia, indifferibile e salvavita, della dialisi. La decisione dell’Ulss 7 di togliere la gratuità a tutti i pazienti (garantendola solo per gli allettati), lasciandoli così soli nel farsi carico dei costi di trasferimento tra casa e ospedale, va in netto contrasto con la tutela di questo diritto”.

La presa di posizione è della consigliera regionale del PD Veneto, Chiara Luisetto, che torna sulla questione con la presentazione di una apposita interrogazione dopo aver denunciato la questione sulla stampa.

“Visto che da settimane la situazione è in stallo e non ci sono risposte per i pazienti, ho ritenuto necessario intervenire nuovamente, questa volta con un atto formale. Si tratta di un problema che rimane irrisolto, malgrado nella vicina Ulss 8 sia stata scelta una strada che va a tutelare i pazienti. Il riconoscere, quasi a titolo risarcitorio per il mancato trasporto, un contributo pari ad un quinto del costo benzina per il numero dei chilometri percorsi, non è una soluzione accettabile. Bisogna evitare in tutti i modi che i costi si scarichino su pazienti o su quei Comuni che non vogliono abbandonare chi deve sottoporsi a dialisi. Bisogna evitare ogni forma di disparità tra territori”.

Nell’interrogazione Luisetto rivolge due domande all’assessore regionale alla sanità. Ovvero “se si attiverà presso la Dirigenza dell’Ulss7 perché venga ripristinato con effetto immediato il diritto alla gratuità del trasporto per i pazienti dializzati”. E se “porrà in essere le azioni necessarie a garantire tale diritto in modo capillare e uniforme sul territorio veneto”.

“Parliamo di poco meno di venti ammalati – conclude l’esponente dem vicentina – che senza questo supporto sarebbero in grave difficoltà nell’accedere alle cure. Serve subito una risposta di dignità e rispetto”.