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“I problemi causati dall’affidamento in appalto dei servizi sanitari non possono ricadere né sul personale sanitario già stremato né sugli utenti: l’Ulss 3 riporti al proprio interno prestazioni fondamentali, come quelle di Pronto soccorso o di Pediatria. E lo stesso facciano le altre Ulss del Veneto”. Questo il rinnovato appello dei consiglieri regionali veneziani del Partito Democratico Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, dopo le rescissioni dei contratti annunciati dal direttore generale Contato con un medico e una cooperativa ‘inadempienti’.

“È lecito domandarsi come vengano effettuati gli affidamenti e con quali garanzie per i cittadini: è incredibile che a Dolo, dopo tre mesi, il personale per Pediatria non si sia mai presentato. Ma sarebbe addirittura peggio se ci fossero situazioni di irregolarità con la selezione del personale appaltato a cooperative. Dobbiamo assicurare ai veneti il diritto alla salute e a una sanità pubblica di qualità. Ed esternalizzare, privatizzando di fatto una parte del lavoro negli ospedali, non è la soluzione. Secondo la Cgil il totale degli affidamenti di personale in appalto nelle strutture pubbliche ammonta a 18 milioni di euro, una cifra consistente. I professionisti sul mercato non mancano, le Ulss devono essere messe nelle condizioni di poterli assumere”.