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“Sulla scelta delle Case di comunità i sindaci devono essere protagonisti per individuare i siti migliori e non solo. Perciò chiediamo un loro coinvolgimento, in modo che queste strutture siano veramente un tassello di un ridisegno organico della sanità sul territorio che ha subito fortissimi contraccolpi con la pandemia, per rafforzarla e garantire l’integrazione sociosanitaria. La vera sfida inizia adesso”. A dirlo le consigliere regionali del Partito Democratico Francesca Zottis e Anna Maria Bigon e il capogruppo Giacomo Possamai, all’indomani della discussione in Quinta commissione a Palazzo Ferro Fini.

“I contenuti delle Case della comunità sono ancora in discussione sul tavolo Stato-Regioni: per questo il Veneto può proporre un proprio modello dove realmente mette al centro il territorio con la partecipazione dei suoi attori alla luce dei cambiamenti sociali, epidemiologici e di salute presenti già prima della pandemia. Pensiamo per esempio a Venezia e alle zone lagunari, così come a quelle di confine e montane: sono citate come specificità, senza però che ci sia un’attenzione conseguente. Le Case di comunità, come contenitori e soprattutto come contenuti, rappresentano un’occasione unica per dare le giuste risposte alle fragilità e ai fabbisogni di questi territori”.