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“Finalmente il governo regionale prende atto della deriva e del rischio delle esternalizzazioni nella sanità. Cosa che evidenziamo da anni, in relazione a  Pronti soccorso e reparti anche di estrema delicatezza. Sulla vicenda dei ginecologi esterni presso l’Ulss 1 bellunese prendiamo per buone le parole della assessora Lanzarin che parla di ingiustizia per queste paghe d’oro e fa richiamo alla necessità di investire sul pubblico. Ma al tempo stesso questa sua posizione obbliga a maggior ragione anche la Giunta a fare di più, senza scaricabarili”.

La presa di posizione è delle consigliere regionali del PD Veneto e componenti della commissione sociosanitaria, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis.

“Occorre adeguare subito gli stipendi per i medici pubblici ma soprattutto integrare il personale mancante affinché ci sia regolarità nei turni. Perché oltre a guadagnare molto meno dei colleghi esterni, si ritrovano a subire carichi di lavoro insostenibili. Il Veneto ha investito meno nel costo del personale e questo è il risultato. Regione e Governo ora affrontino il problema senza darsi la responsabilità a vicenda. La platea di medici esistente basta per coprire le carenze. Ma vanno garantite le giuste condizioni di lavoro. L’eccellenza deve fare rima con investimenti”.