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“Speriamo che la risoluzione approvata in Consiglio regionale archivi definitivamente la stagione dell’ambiguità nei confronti di Putin. Bene che sia arrivata una condanna totale di chi ha ordinato questa invasione, frutto di un’escalation che parte da lontano”. A dirlo, al termine dei lavori del Consiglio regionale, è il gruppo del Partito Democratico Veneto con il capogruppo Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, oggi in aula con coccarde gialloblu in segno di vicinanza alla popolazione ucraina aggredita.

“Abbiamo ritirato la nostra risoluzione, convergendo su un testo unico dove è netta la distinzione tra aggressori e aggrediti. L’attacco al governo legittimo di Kiev è solo l’ultimo tentativo di Mosca di destabilizzare l’area in totale spregio al diritto internazionale: nel 2008 era toccato alla Georgia e nel 2014 ancora all’Ucraina con occupazione e annessione della Crimea. Quella a cui stiamo assistendo non è una guerra – ribadiscono – ma un’aggressione unilaterale. Lo vediamo con il crescendo dei bombardamenti mentre si parla di negoziati e con l’avanzata delle forze di terra, una colonna di 60 chilometri di mezzi militari che hanno invaso il territorio di un Paese sovrano. Di fronte a tutto ciò non ci possono essere distinguo o ambiguità”. 

ris 0042 ucraina MINORANZA