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“Accettare l’esito del test antigenico rapido fai da te casalingo in caso di positività senza bisogno della conferma al Centro tamponi. Potrebbe essere un modo per accelerare le pratiche e decongestionare l’attività di queste strutture che da settimane sono al limite. Varrebbe solo per l’entrata in isolamento, non per l’uscita. Con i numeri dei contagi in continuo rialzo è indispensabile facilitare la vita delle persone”. La proposta arriva dalla vice capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani, a nome anche del presidente Giacomo Possamai e dei colleghi Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.

“Ad oggi in Veneto se risulto positivo a un test antigenico fai da te devo prendere un appuntamento tramite l’Ulss e sottopormi a un nuovo tampone. Non pensiamo di eliminare l’attuale procedura con doppio passaggio per chi magari si sente più sicuro, ma di semplificarla su base volontaria per tutti coloro che non vogliono passare ore in coda per un esito praticamente scontato, aggiungendo disagio a disagio, in modo da far partire subito isolamento e ‘conto dei giorni’. Così sarebbe sufficiente una autodichiarazione del soggetto contagiato, che le Ulss dovrebbero soltanto ratificare. Una proposta – sottolinea – che riguarderebbe soltanto i vaccinati con terza dose, per evitare un uso improprio di questa agevolazione”.