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“Le scritte no vax rinvenute a Padova non solo sono vergognose ed inaccettabili ma destano inquietudine e impongono di tenere alta la guardia”.

A dirlo la consigliera regionale del PD Veneto e vice presidente della Commissione Sociosanitaria, Anna Maria Bigon, commentando gli imbrattamenti presso le sedi di Azienda Zero e Agenzia delle Entrate con scritte ingiuriose nei confronti del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, e del sindaco di Padova, Sergio Giordani.

“A Zaia e Giordani va la nostra solidarietà e vicinanza. Non sono ammissibili questi atti incivili e dal sapore intimidatorio nei confronti di rappresentanti istituzionali. Ciò che, in aggiunta, inquieta, è la matrice del gesto. Già nei mesi scorsi diverse operazioni di Digos e Polizia Postale sono sfociate in perquisizioni su tutto il territorio nazionale mettendo sotto indagine decine di persone per associazione segreta e istigazione a delinquere. Individuate come appartenenti a “Guerrieri ViVi” e propagatrici, attraverso una serie di gruppi Telegram, di teorie cospirazioniste. Una rete di propaganda che, da quanto emerso, incitava ad iniziative violente contro quello che definiscono ‘sistema nazi sanitario’ e che utilizza il simbolo della doppia W rossa, inscritta dentro un cerchio rosso. Lo stesso comparso a Padova. Quanto è accaduto ora – conclude Bigon – fa dunque capire che si tratti di un’organizzazione ancora in piena attività. Il nostro auspicio è che si faccia piena luce sui responsabili di questo atto vile”.