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“L’assessore Lanzarin, replicando alla ricerca della CGIL, sostiene che il Veneto, nell’ambito degli investimenti per i servizi dedicati alla salute mentale, si trova sopra la media nazionale o al massimo alla pari. È già tanto che non rivendichi un’eccellenza che non esiste, ma in ogni caso la verità è che, media nazionale o meno, le risorse investite sono poco più della metà di quanto sarebbe necessario”.

La presa di posizione è delle consigliere regionali del PD Veneto, Anna Maria Bigon e Francesca Zottis, che entrano così nel merito della querelle.

“Lanzarin parla delle schede del 2019 ma non precisa che i posti letto previsti non sono in buona parte ancora attivati. Così come nasconde il fatto che in Veneto i giovanissimi con disagio vengono ricoverati nei reparti di salute mentale per gli adulti cronici. E questo anche per periodi prolungati, persino di un mese, con tutte le conseguenze del caso in termini di danno, e non di sostegno, che si provoca a questi ragazzi. Il problema sta nella qualità degli interventi: mentre nella media nazionale i 2/3 delle prestazioni sono a carattere terapeutico, nel Veneto quei 2/3 sono assistenziali-riabilitative. Non c’è un’offerta sufficiente di terapia per evitare la cronicizzazione”.

Bigon e Zottis concludono evidenziando che “con tre mozioni distinte abbiamo chiesto in questi mesi alla Giunta di attivarsi su tre fronti: della cura degli adulti, di quella per i giovani, distinguendo le due aree, ed infine per l’introduzione di un approccio graduale (stepped-care) in grado di garantire i cittadini che soffrono di ansia e depressione e che non riescono ad accedere in modo adeguato alle cure. Tutto ciò segnalando il problema che sta a monte del sistema, ovvero l’insufficienza di operatori che, proprio per il numero risicato, sono costretti a prendere in carico prioritariamente solo i pazienti con gravi psicopatologie. Tutto il resto, il mare magnum di persone non ancora in cronicità o che palesano i primi disagi, sono lasciate a loro stesse. Questo è lo scenario, altro che livello medio”.