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“La riduzione significativa, di un terzo delle Case di Comunità e di un quarto degli Ospedali di Comunità previsti inizialmente con il PNRR, dimostra che questo Governo porterà nelle mani del privato quel che resta della sanità pubblica”.

A dirlo la consigliera regionale del PD Veneto e vice presidente della Commissione Sanità, Anna Maria Bigon che critica aspramente la rimodulazione della Missione 6 del PNRR, decisa dal Governo.

“Una revisione – sottolinea l’esponente dem che nei giorni scorsi aveva presentato al proposito una mozione di richiamo al Governo – motivata dal rincaro dei materiali di costruzione. Ma assolutamente ingiustificabile perché sacrifica l’obiettivo di realizzare queste strutture, indispensabili per garantire una presa in carico integrata e personalizzata delle persone, soprattutto di quelle più fragili e bisognose di assistenza sanitaria e sociale. Le Case di Comunità sono una risposta innovativa alla medicina territoriale che risponde anche all’esigenza di diminuire gli accessi al Pronto Soccorso, dando immediatezza e professionalità ai cosiddetti codici bianchi”.

In conclusione Bigon ritiene che “questa revisione mette in discussione la programmazione della Regione Veneto fatta in accordo con il Ministero della Sanità e va a danneggiare ulteriormente la nostra sanità pubblica universalistica. La riduzione delle spese andava fatta in altri ambiti, a partire dalle armi e dagli sprechi in opere non necessarie, basta pensare alla pista da bob ed altre in vista per le Olimpiadi. La politica ha una responsabilità che è quella, in primis, di decidere le priorità. Pare chiaro che per questo Governo di centrodestra la sanità pubblica non sia ritenuta come ambito di massima importanza”.