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“E’ stato essenziale l’aver presentato un’interrogazione che chiedeva alla Giunta regionale quali fossero i progetti per consentire all’ospedale di Dolo di riattivare le proprie attività dopo la lunga sospensione legata alla pandemia. Questo ha consentito di avere ora, nero su bianco, un programma chiaro per il futuro dei servizi in quest’area territoriale”.

A dirlo i consiglieri regionali del PD Veneto, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, firmatari di un’interrogazione del gennaio scorso che ieri ha trovato risposta in aula da parte dell’assessore alla sanità Manuela Lanzarin.

“Di fatto, dalla comunicazione dell’assessore, viene promesso lo sviluppo del centro unico aziendale per la terapia chirurgica e la cataratta al fine di ridurre le liste d’attesa ed arrivare a circa 6.000 interventi l’anno. Per la chirurgia generale si intende potenziare l’attività robotica mentre è prevista l’attivazione del reparto di degenza e neuropsichiatria infantile aziendale. Si stanno inoltre individuando spazi e risorse per la riabilitazione. Infine l’assessore ha assicurato che entro fine aprile sarà in funzione il nuovo pronto soccorso e che sono in corso i lavori che consentiranno di aumentare di 9 posti la terapia intensiva”.

In conclusione Montanariello e Zottis giudicano positivamente quanto è emerso, “anche se va detto che in questi anni il territorio veneziano ha dovuto registrare nel settore della sanità tante promesse ma pochi fatti. L’importanza dei servizi sanitari sui territori è enorme: terremo alta l’attenzione su Dolo, come su altre realtà, e verificheremo se quanto è stato promesso corrisponderà ai fatti”.