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11 novembre 2021

Lo scivolamento della sanità pubblica: Siamo alla resa dei conti

di Giacomo Possamai

Merita una riflessione l’ultima analisi del sindacato dei medici, Cimo Veneto. Un report dal quale emerge che circa il 70% delle Ulss, per coprire i turni nei Pronto Soccorso, ricorre al reclutamento dei medici nelle cooperative oppure nella libera professione.
Sulle 24 strutture analizzate, ben 18 ricorrono a medici esterni, mentre solo 6 erogano il servizio con i medici in house. Le cause si legano alle condizioni di lavoro spesso insostenibili e alle retribuzioni inadeguate da anni. Con la conseguenza che in pochi medici decidono di operare in queste realtà di cruciale importanza e delicatezza. Il fenomeno, peraltro, viene acuito dai pensionamenti dei medici in servizio, senza turnover per mancanza di candidati ai bandi di concorso, e dalle numerose dimissioni volontarie ben prima dell’età pensionabile con passaggio dei medici ad altra attività. Si tratta di uno scenario che si aggiunge, in questi giorni, al ricorso massiccio da parte delle Ulss ai privati, sia per espletare visite ed esami che per il reperimento di personale infermieristico. Bene ha fatto la nostra consigliera Anna Maria Bigon, vice presidente della Commissione sanità, ad evidenziare la necessità di rendere attrattivo il Sistema sanitario pubblico, migliorando a 360 gradi le condizioni di chi ci lavora, non soltanto dal punto di vista economico. Resta al contempo la convinzione che, a livello veneto, siamo arrivati ad una resa dei conti, accelerata dalla pandemia. Da anni, come forza di opposizione, denunciamo le gravissime carenze che oggi emergono in modo prorompente. E, soprattutto, da anni reclamiamo la necessità di difendere con i fatti il ruolo del pubblico nell’erogazione dei servizi sanitari. Le cose sono andate diversamente, con uno slittamento del pubblico che non risponde ai principi costituzionali e di quel diritto alla salute che proprio in Veneto si era affermato. Culturalmente e concretamente. Di certo, non ci arrendiamo. Continueremo a fare la nostra parte, avendo come riferimenti questi principi irrinunciabili.