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“Quanto è accaduto a Limena dove, senza alcuna notizia di preavviso, il medico di famiglia ha cessato lo scorso 31 dicembre il suo incarico, rappresenta un episodio sul quale è doveroso far luce. Non è infatti accettabile che in un quadro già fortemente deficitario sul fronte della medicina territoriale, non si garantiscano le minime informazioni in grado di scongiurare disagio e preoccupazione tra gli utenti”.

La presa di posizione è della capogruppo del PD Veneto in Consiglio regionale, Vanessa Camani, che assieme ai colleghi Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Andrea Zanoni, ha presentato un’interrogazione sul caso.

“Nessuno dei pazienti è stato in alcun modo preventivamente avvertito del pensionamento del proprio medico curante e nessun’altra comunicazione è stata loro inviata, in particolare in riferimento alla continuità assistenziale o alle procedure da attivare per poter procedere all’eventuale cambio di assegnazione di medico. L’unica informazione che i cittadini di Limena hanno rintracciato è relativa ad una comunicazione apparsa il 12 dicembre sul sito dell’Ulss 6 Euganea. Eppure, solo un anno fa, si era verificata una situazione analoga, con un altro avvicendamento che tuttavia venne comunicato personalmente agli assistiti e con puntuali indicazioni circa la presa in carico automatica. Cosa fondamentale per tutti ma soprattutto per i pazienti anziani o fragili”.

I consiglieri dem chiedono all’assessore alla sanità “perchè non è stata garantita ai pazienti una adeguata e tempestiva informazione? Cosa sta facendo l’Ulss 6 Euganea per porre rimedio a questi fatti? Sulla base di quali modalità e con quali criteri avverranno le assegnazioni al nuovo medico? Quali sono le intenzioni della Giunta per garantire una maggiore continuità nell’erogazione delle cure primarie nella Regione del Veneto?”.