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“Il Veneto già spicca per il numero elevato di contenziosi aperti con lo Stato, a causa di ripetute forzature su ogni fronte. Il fatto che ora questo avvenga attorno ad una legge di stabilità è cosa ancora più grave. A dimostrazione indiscutibile che il presidente Zaia adotta un approccio istituzionale che non funziona: il fatto che questa impugnazione arrivi da parte di un Governo nazionale che ha la stessa maggioranza di quella regionale è particolarmente significativo in questo senso. Certamente in ballo, con questa impugnazione, c’è una questione tecnica. Ma proprio per questo motivo, prima di portare il bilancio al voto dell’aula, era doveroso verificare a livello tecnico se l’impianto poteva essere in conflitto. Non solo il Governo contesta a Zaia e alla sua Giunta che non può trattenere quelle entrate oggetto del contendere. Ma che addirittura, così facendo, va a togliere risorse dal Fondo nazionale della sanità, visto che esiste un vincolo di destinazione. Un ambito dunque delicatissimo e di interesse comune. Fare per davvero gli interessi dei veneti significa evitare un braccio di ferro continuo che porta il Veneto e i suoi cittadini a soccombere”.
A dirlo il capogruppo del PD Veneto Giacomo Possamai, insieme ai consiglieri regionali del gruppo Annamaria Bigon, Vanessa Camani, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis, commentando la decisione del Governo di impugnare la legge di stabilità regionale.