Salta al contenuto principale

“Avevamo chiesto all’aula e alla Giunta un segnale di attenzione e impegno rispetto alla fase durissima che le famiglie e le imprese stanno affrontando, a seguito del conflitto in corso e del conseguente caro energia. La nostra mozione conteneva una richiesta molto semplice: spostare risorse a sostegno delle PMI per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Poteva essere un messaggio coerente con la necessità di dare, anche da parte della Regione, un contributo concreto in chiave anticrisi e a favore della transizione energetica. E invece, spiace prenderne atto, questa proposta è stata volutamente liquidata con una bocciatura”.

Il giudizio viene dal capogruppo del PD Veneto e primo firmatario della mozione, Giacomo Possamai, alla luce del voto d’aula odierno. Questo, assieme ai colleghi Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.

“Non c’è stata neppure la volontà di ragionare su cifre e modalità di possibile erogazione di parte di risorse che noi avevamo individuato nella programmazione FESR. Non si capisce la logica che anima questa maggioranza: mentre Zaia invoca la rimodulazione del PNRR a seguito dell’esplodere della guerra in Ucraina, buon senso avrebbe voluto che l’assemblea votasse favorevolmente ad un documento che impegnava la Giunta a modificare l’utilizzo dei fondi europei alla luce dei mutamenti in corso. Questo appunto per dare un aiuto alle piccole e medie imprese che rappresentano il 95% del sistema economico veneto. E che, peraltro, si trovano spesso ingabbiate nei gineprai burocratici, in attesa di autorizzazioni per installare gli impianti fotovoltaici. Insomma – conclude Possamai – a dispetto delle esternazioni del Presidente della Regione che invoca l’autonomia energetica, oggi è stato dato un brutto segnale. Anzi, è stato compiuto un passo indietro”.