Salta al contenuto principale
Lo abbiamo invocato in sede di discussione di bilancio ed è doveroso ribadirlo a fronte di quella che purtroppo, sta configurandosi come la tempesta perfetta: la Regione Veneto deve decidere una volta per tutte di concentrare gli sforzi e gli investimenti sul sociale. Ai dati drammatici delle oltre 10mila famiglie che si ritrovano sotto sfratto, si sommano tre contingenze: crisi aziendali e licenziamenti, inflazione galoppante e aumento vertiginoso dei costi delle bollette di gas e luce. Non è pensabile che la massima istituzione pubblica del Veneto ignori la portata di una bomba sociale che è ormai già esplosa.
Se la Giunta Zaia vuole mantenere l’etichetta di Veneto ‘Tax free” non può farlo a discapito di fasce sociali sempre più larghe che si trovano in grave difficoltà. C’era e c’è il dovere di realizzare un piano di sostegni ed interventi che pongano al centro il welfare. La Regione ha il compito di fornire un paracadute immediato a questi cittadini. Non stiamo parlando solo di marginalità sociali ma di ceto medio che si ritrova sul baratro: una realtà che per motivi di reddito quasi sempre viene esclusa dai sostegni. Non è un caso che da tempo chiediamo di declinare concretamente la parola solidarietà, con un ruolo di regia della Regione.
C’è poi il tema delle case Ater e Erp. L’assenza di un’operazione su larga scala di ristrutturazioni e manutenzione degli alloggi impedisce oggi di garantire un ‘pronto soccorso’ abitativo. Questo attivando anche collaborazioni strette con le categorie edili ed artigiane per realizzare più rapidamente questo piano di rigenerazione del patrimonio abitativo. Così come sarebbe indispensabile che la Regione avesse più attenzione alle operazioni di vendita da parte degli enti previdenziali.
La casa ha sempre avuto un ruolo di estrema marginalità nelle politiche dell’era Zaia, sempre proiettato su una rappresentazione del Veneto perfetto, indenne da ogni problema sociale. Ma questo ha favorito l’allargamento delle marginalità sociali. E di perfetto, al momento, resta questa tempesta che impone urgentissimi interventi e che ci vede, come tutto il PD, impegnati per mettere un argine a questo dramma sociale.