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“Dopo quelli rinvenuti nell’area ex Simmel di Castagnole lo scorso 5 gennaio, ora sempre in Comune di Paese abbiamo rinvenuto altri sei distinti scarichi illegali, per circa 200 metri cubi di rifiuti industriali. Si tratta di cataste che emettono un odore simile a quello dei solventi organoclorurati, del “percloro”, una sostanza pericolosa e cancerogena”.

A riferirlo il consigliere regionale del PD Veneto, Andrea Zanoni, dopo un sopralluogo effettuato assieme al consigliere comunale di Paese, Dino Pietrobon (Ambiente Sostenibile) in via Fermi a Postioma. Questo a seguito di segnalazioni di cittadini del posto.

“Abbiamo segnalato ai Carabinieri di Paese e ad altre autorità competenti il ritrovamento e faremo altrettanto con ARPAV, affinché stabilisca la tipologia di questi rifiuti che, se contaminati da solventi organoclorurati, potrebbero essere classificati come pericolosi. Abbiamo inoltre scritto al sindaco, segnalandole il ritrovamento e chiedendole di applicare il Testo Unico dell’Ambiente che in questo caso prevede, all’articolo 192, che lo stesso sindaco emetta un’ordinanza di rimozione entro un data ben precisa. Un’ordinanza che, giocoforza, va preceduta dalla caratterizzazione dei rifiuti tramite l’intervento di ARPAV”.

Zanoni rileva che “questi rifiuti non sono stati coperti e messi in sicurezza per evitare che col dilavamento della pioggia contaminino il terreno. Questo malgrado, come ha riferito il proprietario del terreno, siano presenti dal mese di novembre e nonostante il sindaco ne sia stato subito messo al corrente. Siamo dunque di fronte ad una mancata applicazione della legge, altro fatto grave che si aggiunge allo sconvolgente ripetersi di questi ritrovamenti, espressione di un chiaro attacco delle ecomafie al nostro territorio, all’ambiente e soprattutto alla salute dei cittadini”.

L’esponente dem evidenzia che “se vogliamo che i cittadini collaborino e vigilino segnalando episodi come questi, è necessario che chi amministra un Comune garantisca una comunicazione trasparente. La sindaca di Paese, ad esempio, in merito ai rifiuti della ex Simmel ha dichiarato che “è tutto sotto controllo”: ma, a quel che possiamo constatare, per quanto riguarda l’applicazione della legge utile ad evitare contaminazioni all’ambiente, qui non c’è nulla sotto controllo, a partire dai mancati controlli di Arpav che guarda caso dovevano essere richiesti proprio dal sindaco. Ci faremo in ogni caso carico di questi gravi episodi di attacco al nostro ambiente, in tutte le sedi istituzionali competenti, affinché tutte le leggi vengano rispettate”.