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“Anche di fronte ai numeri evidenti che parlano di una escalation del fenomeno, la destra di governo ha deciso di tagliare il Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi del comportamento alimentare, pari a 25 milioni, istituito nel 2021 dal Governo Draghi. Una decisione inaccettabile, che va soprattutto a danno di quelle giovani e giovanissime che si ammalano con sempre maggiore frequenza, ogni giorno”.

La presa di posizione è della capogruppo del Pd Veneto in Consiglio regionale, Vanessa Camani.

“La richiesta che deve partire anche dal Veneto e che vogliamo sostenere con forza è quella di istituire nuovamente il fondo e di dare piena attuazione ai progetti che erano stati avviati proprio attraverso questo sostegno. Al contempo le prestazioni relative ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione vanno inserite all’interno dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), al di fuori del capitolo della salute mentale, con un budget autonomo, in modo da ampliare la possibilità di erogare prestazioni e servizi”.