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“Non possiamo abbassare la guardia con il Covid, come accaduto nelle ultime settimane. L’impennata dei casi di questi giorni preoccupa: dobbiamo insistere con la campagna vaccinale e non lanciare segnali di ‘liberi tutti’, togliendo ogni restrizione come se il virus fosse scomparso”. È quanto afferma Anna Maria Bigon, vicepresidente della commissione Sanità commentando la risalita di contagi e decessi. “Milioni di persone devono ricevere la terza dose, ma in troppi, ancora, hanno scelto di non fare neanche la prima. Stiamo andando verso un allentamento delle misure restrittive: la responsabilità individuale è fondamentale, ma anche la politica stia attenta a non mandare segnali sbagliati. Dobbiamo scongiurare una nuova ondata di ricoveri negli ospedali perché purtroppo non ci si ammala soltanto di Covid e ci sono decine di migliaia di prestazioni in sospeso. Per una visita al cuore occorre aspettare mesi, fino a un anno per una visita oculistica e addirittura due per un intervento alla cataratta. È un’emergenza nell’emergenza.

Il fatto che i nuovi ricoveri siano in area medica e non in terapia intensiva non è un motivo valido per comportarsi come se il virus non ci fosse più, né per eliminare ogni precauzione: dobbiamo tutelare i nostri anziani e le persone più fragili. Anche l’Oms ha detto che le restrizioni anti Covid sono state eliminate troppo presto e questo ha provocato un nuovo incremento dei contagi. Grazie ai vaccini le conseguenze al momento non sono rilevanti, perciò occorre insistere con le campagne informative soprattutto tra giovani e giovanissimi principali veicoli di contagio, evidenziando l’importanza di immunizzarsi anche con la terza dose. Oltre a mantenere le precauzioni a cui ci siamo abituati in questi due anni, dalle mascherine all’igienizzazione delle mani: sono un ‘fastidio necessario’, non possiamo vanificare gli enormi sforzi fatti finora”.