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“Perché da oltre un anno, nonostante le richieste e la situazione emergenziale, non è mai stato convocato il Consiglio dei sanitari del Veneto?”. A chiederlo, annunciando anche un’interrogazione alla Giunta Zaia, è la vicepresidente della commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini, Anna Maria Bigon (PD).

“Mi sembra che di ‘materiale’ per riunirsi ce ne fosse a sufficienza. E infatti più volte, da ottobre dello scorso anno, è stata sollecitata una calendarizzazione di incontri con i responsabili della programmazione della sanità veneta su vari temi, ma soprattutto sulle problematiche che stavano emergendo in relazione ai contagi da Covid e sarebbero poi esplose nella seconda ondata, a partire dall’utilizzo dei test rapidi nelle strutture sanitarie al posto dei molecolari. Per mesi Palazzo Balbi non ha dato alcuna risposta, nonostante l’esposto alla Procura di Verona nei confronti della Regione ‘per avere colposamente omesso l’adozione delle misure e dei presidi necessari ad assicurare e preservare la salute del personale (medico e non) in servizio presso l’Ulss 9 Scaligera nonché quella dei pazienti’. Indipendentemente dagli esiti della denuncia, resta il tema politico e il mistero su come mai non sia mai stato convocato un organismo previsto per legge, nonostante la gravità del momento”.