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“Si tratta di un’altra mazzata alla sanità veneta, già declassata rispetto al passato”.

Così i consiglieri regionali del PD Veneto commentano la notizia del blocco in atto sulle assunzioni in Veneto di medici già vincitori di concorso.

“Una farsa che si completa: l’intesa Stato-Regioni sugli standard del personale per le strutture territoriali è inapplicabile, visto il tetto di spesa. Tamponare le carenze nel territorio diventa a questo punto impossibile perchè le poche risorse sono già andate altrove ed il tetto è sempre quello”.

Secondo gli esponenti dem stanno inoltre “a monte dello scenario disastroso, le scelte di depauperamento del personale che ora emergono in tutta la loro gravità. Nel tempo non si è proceduto a sostituzioni costanti: si è solo spostato il personale, tra strutture e funzioni, per coprire i mancati investimenti nelle risorse umane e anche nel territorio. Col risultato – concludono – che oggi abbiamo un sistema sanitario colabrodo, che grava e va a danno del personale oberato e dei cittadini cui non vengono assicurati diritti previsti per legge, come quello di avere tempi certi per le visite. È inutile e ulteriormente distruttivo il continuare con scorciatoie per evitare di investire veramente nella sanità”.