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“Il fatto che in Veneto appena un bene su cinque confiscato alla criminalità organizzata venga poi assegnato è un pessimo segnale e una sconfitta per tutti. È necessario che le istituzioni, a cominciare dalla Regione, svolgano un’opera di sensibilizzazione promuovendo azioni per il recupero e il riutilizzo degli immobili a fini sociali, come stabilito dalla legge 48/2012 e assumano un ruolo di coordinamento e di aiuto nei confronti di enti locali e associazioni. È incredibile che talvolta i sindaci non siano neanche a conoscenza dell’esistenza di questi beni sul proprio territorio”.

Così gli esponenti PD a Palazzo Ferro Fini Francesca Zottis (vicepresidente del Consiglio con delega alla Legalità), Andrea Zanoni (presidente della commissione Legalità) e Jonatan Montanariello commentano il rapporto dell’onorevole dem Nicola Pellacani (membro della commissione Antimafia) rielaborando i dati del portale dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc). “Solo 92 su 460 sono effettivamente utilizzati, una percentuale davvero irrisoria: destinarli ad associazioni di volontariato, in primis quelle che si occupano di legalità, garantendo alle amministrazioni locali risorse per eventuali interventi di restauro o ristrutturazione, sarebbe un bel messaggio, con un valore educativo altissimo per le giovani generazioni”.