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“La volontà, espressa da molti sindaci anche in Veneto, di iscrivere alle anagrafi comunali i bambini figli di coppie omossessuali, va sostenuta attivamente dalla Regione”.

La presa di posizione è della consigliera regionale del PD Veneto, Vanessa Camani, prima firmataria di una risoluzione sul tema.

“Sappiamo che il Governo, tramite i Prefetti, sta ostacolando la registrazione dei genitori non biologici, che siano due mamme o due papà, nei certificati di nascita di bambini nati all’estero attraverso gestazione per altri o procreazione assistita. In mancanza di una normativa precisa, infatti, la legittimità dell’atto può essere valutata individualmente dalla magistratura, che però assume di volta in volta decisioni non sempre tra loro coerenti”.

Di qui la considerazione di Camani sul fatto che “il Governo, sulla base di posizioni ideologiche sta umiliando i sindaci e sta negando una realtà che già esiste e che riguarda centinaia di famiglie anche in Veneto. I nuclei omopatentali sono un dato di fatto: negarne l’esistenza determina non solo una compressione dei diritti degli adulti ma soprattutto calpesta l’interesse superiore del minore ad avere una famiglia, oltre che un progetto genitoriale affettivo e di cura”.

La Regione si impegni a “sostenere i sindaci veneti che intendono trascrivere sul certificato di nascita lo status genitoriale anche di coppie omosessuali e a chiedere al parlamento di intervenire, nell’interesse superiore del minore, affinché, valorizzando il progetto genitoriale e il legame di cura già esistenti tra il minore e i genitori ‘di intenzione’, sia riconosciuta per legge la genitorialità anche per i nuclei omoparentali”.