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23 settembre 2021

Sicurezza stradale. Veneto maglia nera, va invertita la rotta

di Giacomo Possamai

L’estate è appena terminata. Ma di questa stagione 2021 resta un dato amaro che desidero porre all’attenzione con una breve riflessione. Purtroppo infatti, secondo gli Osservatori ASAPS sulla sicurezza stradale, il Veneto è maglia nera per gli incidenti stradali mortali. Su 127 decessi a livello nazionale, nel periodo giugno-agosto la nostra regione ne ha infatti contati 19. La tendenza ad essere nella parte alta di questa triste classifica non rappresenta una novità. E se è vero che un ruolo fondamentale nella prevenzione e nell’educazione stradale spetta allo Stato, è altrettanto innegabile che molto, a livello regionale, si può e si deve fare.
Il lavoro di sensibilizzazione dei cittadini sui rischi legati alla mobilità su strada non è tuttavia sufficiente. Qui contano le politiche e contano gli interventi concreti. Voglio citarne due. Da un lato la capacità di spostare la bussola dei trasporti. Da sempre siamo legati e imprigionati nella cultura della mobilità su gomma e, superfluo dirlo, su automobile. Serve un maggiore coraggio e una visione diversa. Non solo eco-compatibile ma più compatibile con la sicurezza. Investire sulle ferrovie e su modalità che consentano di alleggerire il traffico su strada ha questo valore aggiunto mai abbastanza evidenziato. Il secondo nodo riguarda le arterie stradali, la loro manutenzione continua ed efficace, oltre a piani che consentano di risparmiare i centri abitati da flussi che risultano devastanti non solo, appunto, dal punto di vista ambientale e della qualità dell’aria, ma anche per il livello di pericolo che rappresentano per l’incolumità di ognuno di noi: automobilisti ma anche ciclisti e pedoni. Lavorare dunque, anche in Regione, per affrontare questa situazione non con i toni terrorizzanti di tante campagne informative, ma con un’assunzione di scelte coraggiose ed incisive, credo sia uno dei doveri istituzionali di questa legislatura.