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“L’ondata di maltempo che ha investito la nostra regione colpendo in particolare Vicenza, non si è trasformata in un nuovo disastro per la città, come accadde nel 2010. Ma proprio questo insegnamento sull’importanza delle opere di tutela del territorio, ci indica la strada futura e la necessità di intervenire sul bacino del Retrone”.

A dirlo la consigliera regionale del Pd Veneto, Chiara Luisetto.

“Se infatti il bacino di laminazione di Caldogno ha indiscutibilmente salvato la città, i tanti allagamenti comunque subiti devono spingerci con spirito costruttivo a dare concretezza a quelle opere che già dal 2010 erano state individuate per mettere in sicurezza il bacino del Retrone. Dagli interventi sull’asta fluviale per il ripristino dell’assetto morfologico e l’eliminazione degli stati di criticità dei corpi arginali, a quelli sulla rete idraulica di bonifica e di scolo meccanico”.

Secondo la consigliera dem “due opere d’invaso, tra le altre, sono importanti: una sul Torrente Onte (in comune di Sovizzo) e una sulla Roggia Dioma (nei comuni di Vicenza e Monteviale), per una capacità di laminazione totale di circa 1,1 milioni di metri cubi. C’è poi la messa in sicurezza, ancora da realizzare, di un’area d’espansione naturale come quella di Sant’Agostino, che permetterebbe di invasare momentaneamente le acque portate dal Rio Cordano. Prevenzione è la parola chiave e ancora una volta ne abbiamo avuto le prove. Si acceleri ora per mettere in sicurezza una volta per tutte Vicenza e il suo territorio”.