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30 settembre 2021

Le ragioni di un simbolo

di Giacomo Possamai

Da qualche settimana sulla pagina dei Consiglieri regionali PD Veneto campeggia il nuovo logo del Gruppo Consiliare, che abbiamo scelto insieme ai 5 consiglieri del Gruppo: Vanessa Camani, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis.
Questo simbolo ha al suo interno un elemento nuovo e una scelta forte che abbiamo condiviso: inserirvi all’interno il Leone di San Marco, segno distintivo della nostra Regione e ancor prima della Serenissima. E’ una scelta forte per un semplice motivo: perché da quasi trent’anni quel simbolo è stato fatto proprio da una parte politica. Da quella stessa parte politica in questi anni il leone di San Marco è stato brandito come una clava all’indirizzo del diverso e come strumento di divisione, l’antitesi di ciò che ha rappresentato nella storia la Serenissima, una repubblica aperta al mondo, alla conoscenza e all’integrazione di culture. Un modello di visione cosmopolita che vediamo nei nostri ragazzi in partenza verso altri Paesi, si tratti di ricercatori o di camerieri, così come nelle imprese del nostro territorio che hanno relazioni in tutto il mondo. Abbiamo commesso un errore profondo anche noi, consentendo che una parte si appropriasse della memoria e della storia collettiva di tutti. Ed è evidente che non basta cambiare il simbolo di un gruppo consiliare per recuperare il terreno perduto: abbiamo l’esigenza di riconnetterci con una parte del Veneto a cui evidentemente in questi anni non siamo riusciti a parlare e lo possiamo fare solamente lavorando sui temi legati al territorio e ai suoi bisogni. Ma abbiamo voluto lanciare un segnale: noi ci siamo e siamo pronti a rappresentare il Veneto, orgogliosi delle nostre radici.