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“Delle due, l’una: o l’osservatore Valdegamberi ha bisogno di un’approfondita visita oculistica oppure soffre di una patologica simpatia per i regimi dittatoriali. Probabilmente le due cose sono collegate perché è impossibile non vedere, senza andare in terra russa, lo scempio di ogni minima forma di democrazia nel modo di concepire ed esercitare il potere da parte di Putin. Far intendere, come fa il consigliere andando a ruota di Matteo Salvini, che quelle russe sono state elezioni libere, è un’offesa vergognosa per la democratica assemblea regionale di cui Valdegamberi fa parte”.  A dirlo la capogruppo del Pd Veneto in Consiglio regionale, Vanessa Camani.