Salta al contenuto principale

“Se davvero, con l’inizio del 2023, le aziende di dispositivi medici dovessero trovarsi costrette a versare una quota pari al 50% dello sforamento della spesa regionale per il periodo dal 2015 al 2018, in Veneto ci ritroveremmo con oltre cento imprese a rischio fallimento”.

A dirlo il consigliere regionale del PD Veneto, Jonatan Montanariello, primo firmatario di un’interrogazione che mette la lente d’ingrandimento sulla vicenda legata al ‘payback’, misura di ripiano rispetto al superamento del tetto di spesa regionale per l’acquisto di dispositivi medici.

“Va tenuto presente che per quanto riguarda il Veneto – si legge – gli importi per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 corrispondono ad un totale complessivo di oltre 231 milioni: una cifra che, nel confronto con le altre Regioni, risulta tra le più elevate. Questo meccanismo, oltre a mettere a rischio molti posti di lavoro, può innescare un pericolo effetto domino sugli ospedali e sulle altre strutture sanitarie a cui potrebbero non essere più garantite le forniture dei dispositivi medici sanitari”.

In conclusione Montanariello chiede all’assessore regionale alla sanità, “se intende intervenire urgentemente al fine di scongiurare il possibile fallimento di molte piccole e medie imprese del settore e le inevitabili ricadute sulle strutture sanitarie regionali”.