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“I malati di diabete non possono rinunciare alle medicine perché la nuova piattaforma regionale non funziona, né le farmacie trattate alla stregua di ‘sportelli bancomat’: deve essere definito un modello di prestazione chiaro”. Questa la richiesta, unita alla denuncia, che arriva dal capogruppo del Partito Democratico Veneto Giacomo Possamai e dalla consigliera Francesca Zottis a proposito delle modalità in vigore dal primo febbraio per la distribuzione di insulina e farmaci.

“La nuova procedura, anziché semplificare, ha complicato le cose con potenziali conseguenze pericolose per i cittadini. I problemi informatici, gli ennesimi in campo sanitario, stanno rallentando le operazioni di erogazione dei medicinali, un disservizio che non dipende dalle farmacie, protagoniste in negativo loro malgrado. È grave che una novità del genere non sia stata adeguatamente testata – sottolineano i due consiglieri democratici – Ma c’è un altra questione che riguarda il ruolo delle farmacie: adesso sono ridotte al ruolo di semplici distributori per conto delle Ulss e ‘costrette’ a dare agli utenti i prodotti passati dalla Regione alle Aziende sanitarie anziché quelli immediatamente disponibili. Siamo certi che questo sistema informatico garantisca oltre al risparmio anche la qualità della cura, considerato che le farmacie finora si sono dimostrate un anello centrale della presa in carico delle persone?”.