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Con questi numeri era inevitabile adottare ulteriori restrizioni, soprattutto per le categorie più a rischio. Siamo d’accordo con quanto deciso dal Consiglio dei ministri: è un compromesso ragionevole con le forze politiche che sono contrarie all’introduzione dell’obbligo vaccinale. Dovrebbe essere ormai chiaro a tutti che il vaccino protegge dalle conseguenze più gravi del Covid, riducendo ospedalizzazioni e mortalità a fronte di un incremento dei contagi. Ormai non si tratta più di opinioni o di tesi scientifiche che ad inizio pandemia potevano anche essere divergenti: oggi abbiamo davanti a noi l’evidenza numerica di quanto faccia la differenza aver vaccinato la grande maggioranza della popolazione. Ma abbiamo anche visto che ancora non basta: è necessario che almeno la parte di popolazione più esposta alle forme più gravi della malattia sia interamente vaccinata. E sulle novità riguardanti la scuola, bene che non sia stata rinviata l’apertura e le nuove regole sulla quarantena per mantenere l’attività in presenza il più possibile, differenziando tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie.
Giacomo Possamai