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“I 33 bambini di Padova, e le loro famiglie, hanno bisogno di protezione e di diritti. La cancellazione del genitore non biologico da parte della Procura di Padova è generata dalla mancanza di coraggio della destra che non interviene per colmare il vuoto normativo. Si tratta di una politica irresponsabile”.

Il giudizio è della capogruppo del PD Veneto, Vanessa Camani che definisce “forma di violenza inaccettabile la scelta del Governo di ostacolare la registrazione dei genitori non biologici, che siano due mamme o due papà, nei certificati di nascita di bambini nati all’estero attraverso gestazione per altri o procreazione assistita”

Secondo l’esponente dem “La Regione da parte sua può e ha il dovere di sostenere attivamente la scelta di molti sindaci che hanno deciso di iscrivere alle anagrafi comunali i bambini figli di coppie omosessuali. Distiguendosi così da un Governo che sulla base di posizioni ideologiche sta umiliando i sindaci e sta negando una realtà che già esiste e che riguarda centinaia di famiglie anche in Veneto. I nuclei omoparentali sono un dato di fatto: negarne l’esistenza determina non solo una compressione dei diritti degli adulti ma soprattutto calpesta l’interesse superiore del minore ad avere una famiglia, oltre che un progetto genitoriale affettivo e di cura. Purtroppo il silenzio di Zaia, sempre in prima linea a parole sul campo dei diritti, è significativo”.