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“Come ampiamente previsto, le stangate sulle famiglie che hanno i loro cari nelle case di riposo, cominciano a prendere corpo. Le comunicazioni di aumenti delle rette, come quelle che si registrano nel veneziano, disegnano un quadro che rapidamente porterà ovunque in Veneto, a partire dal prossimo mese di novembre, ad aumenti dell’ordine delle centinaia di euro. Tutto come previsto, appunto: e la Giunta regionale intanto, malgrado da mesi si ripetano allarmi e appelli per un intervento, brilla per latitanza”.

Il giudizio è dei consiglieri regionali del PD Veneto, Francesca Zottis, Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Giacomo Possamai, Vanessa Camani e Andrea Zanoni.

“Oltre al fatto che non si registra alcun impegno concreto, con quegli stanziamenti straordinari alle strutture che avrebbero consentito di tamponare gli effetti pesanti dei rincari energetici, non si vede all’orizzonte neppure la volontà di convocare e coordinare un tavolo operativo con operatori e parti sociali. Cosa indispensabile per avere una esatta fotografia della situazione ed intervenire in maniera mirata ed efficace. Peraltro, questo terreno di collaborazione dovrebbe essere il presupposto per giungere rapidamente alla riforma delle Ipab, penalizzate dall’attuale status che non le rende beneficiarie di adeguati finanziamenti nazionali. Registriamo invece uno stallo a dir poco preoccupante che fin d’ora potrà essere considerato tra le principali cause dell’impossibilità delle famiglie nel continuare a pagare le rette e dell’altrettanto impossibilità delle strutture di cura e accoglienza nel proseguire con le attività”.