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“I tagli dei nastri delle Case di comunità sono già stati avviati, ma i nodi da risolvere rimangono sul tavolo. Col rischio che queste strutture si trasformino in tante scatole vuote”.

L’ammonimento viene dai consiglieri regionali del Pd Veneto che sul tema hanno presentato una mozione che vede come prima firmataria Francesca Zottis.

“Si tratta di mettere in campo un lavoro di nuova organizzazione dei servizi territoriali e sanitari. Un passaggio delicato che necessita di un ampio coinvolgimento, a partire dalle Conferenze dei sindaci, le categorie del comparto sanitario, Cgia, organizzazioni sindacali e associazioni. E che deve vedere la Commissione sociosanitaria in Consiglio regionale come luogo in cui fare sintesi. Serve insomma che gli investimenti per le Case di comunità siano davvero rivolti ad un principio di coesione sociale. Al tempo stesso è indispensabile avviare la pianificazione per l’assunzione del personale che dovrà operare nelle strutture, per evitare appunto che questi strumenti utili non restino solo sulla carta”.

Di qui l’impegno per la Giunta regionale, fissato dalla mozione, a “condividere, con le Conferenze dei sindaci e la Quinta Commissione, sia i percorsi previsti per la definizione degli aspetti organizzativi e gestionali delle strutture, compresa la determinazione del piano di assunzione delle figure professionali. Sia gli ulteriori e specifici progetti relativi all’attivazione e al funzionamento delle Case della Comunità”.