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Bigon (PD), “Su liste d’attesa grave la falla del sistema di galleggiamento”.

“Il galleggiamento, quello previsto dalla normativa non esiste. Se richiama, il Cup, spesso lo fa dopo molti giorni e mesi, quando il richiedente ha già provveduto ad eseguire la prestazione presso un privato, pagandola. Spesso nemmeno vengono segnati il nome e cognome del richiedente e pertanto le cifre indicate come liste d’attesa non paiono attendibili”.

L’osservazione, relativamente alle dichiarazioni del DG della sanità veneta, Massimo Annichiarico, viene dalla consigliera regionale del PD Veneto e vice presidente della Commissione Sanità, Anna Maria Bigon.

“La certezza dei numeri sta nei dati indicati dalla stessa Regione: a fronte di circa 29 milioni di prescrizioni fatte dai medici di famiglia nel 2022, la regione ha risposto con 16 milioni di prestazioni erogate, tra pubblico e privato convenzionato. All’appello, quindi, mancano 13 milioni di prescrizioni richieste. Sono stati erogati 40 milioni di euro per il recupero delle liste d’attesa e chiediamo il rendiconto delle somme spese. Prima di procedere con gli affidamenti ai privati è doveroso fare un’offerta, rivolta ai professionisti che lavorano nel sistema pubblico, consistente in un pacchetto di visite da svolgere in libera professione intramoenia, meglio retribuite rispetto agli straordinari. Solo così potremo recuperare le liste d’attesa investendo nel pubblico”.