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“È un provvedimento che, grazie al lavoro del Pd e alla manovra emendativa da noi proposta, viene varato con una serie di miglioramenti, che erano indispensabili per rafforzare e rendere utile questa legge sugli ATS”.

Il giudizio, espresso in sede di dichiarazione di voto al disegno di legge relativo a ‘Assetto organizzativo e pianificatorio degli interventi e servizi sociali’, è della consigliera regionale del Pd Veneto e correlatrice, Chiara Luisetto.

“Gli aspetti postivi, appunto di miglioramento, che abbiamo ottenuto con le nostre proposte sono quelli innanzitutto di una maggiore flessibilità per le forme associative, con la possibilità data ai Comuni capoluogo alla possibilità di proseguire con l’erogazione dei servizi attraverso la formula della convenzione. È stato inoltre stabilito che l’azienda speciale sarà pubblica, evitando anche in futuro una privatizzazione dei servizi. Non da ultimo, sarà valorizzata la partecipazione del terzo settore alla progettazione e alla programmazione del privato sociale, e al contempo verrà limitata l’azione del privato for profit, fissando dei confini precisi dal punto di vista dei ruoli”.

Luisetto ha quindi puntato l’indice sui nodi più critici e di contrarietà da parte del gruppo dem: “La legge rappresenta comunque un’occasione mancata per avviare un’organica riorganizzazione dei servizi sociali nel territorio regionale. I fondi destinati agli ATS sono infatti troppo esigui, con il rischio che i costi ricadano sulle spalle degli enti locali. Le dimensioni degli ambiti restano non uniformi: la maggior parte di questi sono sovradimensionati, mentre altri si ritrovano al di sotto della soglia prevista dei 100 mila abitanti. Risultano infine vaghe le garanzie per il mantenimento dell’integrazione socio-sanitaria”.

“Rimaniamo inoltre perplessi – ha concluso Luisetto – sulle garanzie date al personale: non è chiara con quale tipologia contrattuale sarà reclutato il personale destinato agli ATS e tantomeno su chi ricadrà l’onere di queste assunzioni. Non è stato neppure esplicitato da quali enti pubblici proverranno gli operatori, in caso di sottodimensionamento dell’organico e di assegnazione d’ufficio”.